giovedì 7 gennaio 2010

il grafomane

amo i viaggi.amo il sud.amo l'africa.
da anni i miei viaggi sono rivolti a sud...evasioni verso i primordi,verso quell'africa pregna di sole e di vita che ha cullato l'uomo per millenni.
l'africa inizia da una costa di spiagge attraenti,meta di mercanti e conquistatori.spiagge che ad un tratto sembrano non voler piu' finire,spiagge che si trasformano in guglie di pietra ed oasi di palme,spiagge spaccate da fiumi improvvisi,solcate da canyons,mosse da incantevoli dune.
il primo passo per scendere in africa è il sahara,in tutte le sue tipologie.
il primo passo per ammalarsi d'africa è toccare il deserto,respirarlo,tentare di perdersi in esso,nel pieno della sua immensita'.

amo il deserto.amo i suoi colori.il suo non essere.i suoi animali.la sua gente.
non smettero' mai di perdermi tra le sue dune.non smettero' mai di ritrovarci me stesso.

oggi una email mi ha restituito uno scarabocchio che qualche tempo fa ho lasciato sul muro di un improbabile bar all'incrocio tra la pipeline e la favolosa strada che conduce su quel pezzo di luna che in tunisia chiamano matmata.uno scarabocchio importante.lo scarabocchio che sanciva un mio passaggio,l'attimo esatto della scelta tra le montagne ed il sud piu' estremo.
un attimo vissuto da solo nonostante la presenza della mia compagna di viaggio e dell'inossidabile motocicletta che in due settimane di sabbia e di sole mi ha cullato col suo borbottare,accontentandosi di qualche tanica di benzina libica,di un bicchiere d'olio.
un attimo casualmente condiviso a distanza di mesi con un gruppo di amici che persi nello stesso punto gps mi hanno idealmente ritrovato nel medesimo muro dello stesso improbabile bar.
sono ancora li col cuore.seduto su una vecchia sedia scrostata dal sole.ho in mano un bicchiere di tè e due foglie di menta.sorrido.la proprietaria del posto mi offre un dolcetto...le corna di gazzella.
grazie francesco,grazie massi,grazie nabil e grazie manuele.
mi avete riportato un pezzo di un giorno felice.

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